sguardoadest.it | 31.01.2021

Dmitrovskoe shosse: i colori di Iosa Ghini Associati

Anno 2019: nuova vita alla periferia di Mosca, che porta i colori a firma dello studio di architettura Iosa Ghini Associati

La periferia di Mosca ha un nuovo volto

Dmitrovskoe shosse ha un nuovo volto grazie alla creatività e professionalità di Iosa Ghini Associati, una firma tutta italiana. Dmitrovskoe shosse è un complesso residenziale a Nord di Mosca che nel 2019 ha affidato il progetto di riqualificazione e ristrutturazione allo studio dell’architetto italiano Massimo Iosa Ghini. Il progetto inoltre è stato condotto con il supporto della società russa di ingegneria multidisciplinare Mosproekt 3 che ha lavorato insieme a Iosa Ghini Associati su ben 47 edifici multipiano!.

L’idea di dare un volto nuovo alla periferia di Mosca è partita proprio da Dmitrovskoe shosse, uno dei distretti più grandi e popolati, con l’obiettivo di spezzare la monotonia cromatica dei grandi edifici, riqualificandone inoltre gli spazi esterni per una concreta fruibilità da parte degli abitanti del quartiere.

“Siamo intervenuti per dare un apporto in grado di coniugare valore estetico, qualità della vita

e sostenibilità, sfruttando i pochissimi parametri progettuali, liberi da un sistema costruttivo

prefabbricato che non permetteva larghi margini di modifica” racconta Iosa Ghini.

Dmitrovskoe shosse: il progetto di Iosa Ghini Associati

Non ho avuto modo di vedere personalmente il distretto quando sono stata a Mosca nel 2019, però le immagini ci danno evidenza del grande intervento creativo e progettuale messo in piedi dall’architetto Massimo Iosa Ghini, e lo coglie appieno chi ha bene in mente le caratteristiche della periferia russa.

Protagonisti del progetto sono i colori. Iosa Ghini Associati ha lavorato sulle facciate, con rivestimenti in ceramica, caratterizzati da un delicato gioco cromatico che, oltre, ad una accattivante resa estetica, agevola il riconoscimento degli edifici, orientando gli abitanti verso i nuovi punti di riferimento. Le sfumature cromatiche delle facciate, inoltre, consentono di rendere al meglio lo stacco cromatico rispetto ai colori pieni degli altri edifici circostanti.

Interessantissima è la fonte di ispirazione dell’Architetto Massimo Iosa Ghini, che ha attinto all’arte, all’estetica delle avanguardie russe e in primis alle opere del pittore L.M. Lisickij .

Dalla tecnologia di prefabbricazione tipicamente russa caratterizzata dalla finitura superficiale esterna in ceramica colorata molto piccola, Iosa Ghini Associati è passata all’utilizzo di pennellature in fibrocemento. Tale tecnica consente non solo una maggiore flessibilità nella resa cromatica, ma garantisce anche una migliore prestazione energetica degli edifici. 

Infine, oltre all’intervento sulle facciate, per il Dmitrovskoe shosse, Iosa Ghini Associati ha previsto anche una riqualificazione degli spazi esterni, con l’obiettivo di promuovere soluzioni di integrazione e comunicazione per tutte le età e le esigenze.  Iosa Ghini Associati ha realizzato, infatti, un grande parcheggio coperto e diverse aree di intrattenimento con elementi di alto design. Passando da un edificio all’altro si attraversano parchi giochi per bambini, aree verdi per passeggiare, piste ciclabili che mettono in comunicazione i diversi edifici di tutto il quartiere e aree fitness con attrezzature specifiche per gli sport all’aperto.

Iosa Ghini Associati

Iosa Ghini Associati è un importante studio italiano, fondato nel 1990, nel quale lavorano ingegneri, architetti  e designer di varie nazionalità. Il brand italiano ha firmato progetti museali, si è occupato della progettazione di aree e strutture dedicate al trasporto pubblico e del design di negozi commerciali in tutto il mondo.

Molto interessante il link al video (alla fine dell’articolo) che vi consiglio di vedere, in cui l’architetto Massimo Iosa Ghini parla della mission e della vision del suo Studio, delle nuove sfide che ci riserva il futuro e della valorizzazione, tema legato non solo agli oggetti di design (e il Dmitrovskoe shosse ne è un esempio), ma anche alle altre sfere di interesse che coinvolgono lo studio, tra cui l’urbanistica, l’architettura del paesaggio e la progettazione architettonica.

“L’intento del mio studio è stato quello di creare un valore percettivo e ambientale senza incidere sui costi di realizzazione” ha detto Massimo Iosa Ghini